Ho letto che le origini del seitan sono legate all`alimentazione vegetariana dei monaci buddisti cinesi di diversi secoli fa, mossi da "compassione" per tutti gli esseri viventi .
Con il termine "compassione" (Jihi) s`intende , per la filosofia buddista, “togliere sofferenza e dare felicita` a tutti gli esseri viventi”. Con il tempo, dopo la morte di Buddha, i monaci cominciarono a mangiare carne purché l'animale fosse già morto e non a causa loro. Oggi tra le varie forme di buddismo soltanto quello dei monaci Zen e` legato ancora all`alimentazione vegetariana nel pieno rispetto della tradizione.
Anche fra di noi occidentali parecchi scelgono di essere vegetariani, altri sono semplicemente incuriositi da alcuni cibi, considerati "nuovi " e che, invece, come in questo caso, fondano le loro origini in epoche e contesti antichissimi.
Il seitan e` il glutine di frumento, ottenuto dal lavaggio sotto acqua corrente di un panetto di acqua e farina e poi cotto in salsa di soia e alghe e altri aromi. E` un alimento ricco di proteine quasi alla stregua della carne. Si presta ad essere trattato come la carne ed elaborato per la realizzazione di pietanze gradevoli anche ai palati più diffidenti.
Ingredienti:
1 o 2 panetti di seitan al naturale
Salsa di soia (shoyu)
curry
kuzu
rosmarino
olio
limone
Procedimento:
In una padella rosolare il seitan tagliato a fettine in 2 cucchiai d'olio con 1 rametto di rosmarino, 1 cucchiaio raso di curry e 1 cucchiaio di shoyu. Dopo qualche minuto unire 1 altro cucchiaio di shoyu e 1 bicchiere d`acqua dentro il quale e` stato sciolto 1 cucchiaio di kuzu (in alternativa farina). Cuocere ancora per qualche minuto e infine aggiungere il succo di mezzo limone. Guarnire con fettine di limone e qualche rametto di rosmarino fresco e servire.